Descrizione Evento
Presentazione del Progetto Sbarre Mic Check a cura della a cura della Cooperativa Sociale CAT – Firenze.
Confronto e riflessione sul tema della discriminazione e della diversità e di come la cultura HIP HOP abbia offerto una via d’uscita.
Un racconto dell’esperienza fiorentina del Progetto Sbarre Mic Check, a cura della Cooperativa Sociale CAT: progetto che vede la musica rap come strumento espressivo e di emancipazione per i giovani, svolto con operatori specializzati all’interno dell’Istituto penale per minorenni “Meucci” e nella Casa Circondariale “M. Gozzini”.
L’amore per l’hip hop ci porta ad abbracciare la cultura, ognuno con motivazioni e urgenze differenti. Esponenti della scena Hip Hop ma anche, forse ancora prima, esseri umani e cittadini. Una riflessione e un dialogo fra coloro che sentono che sia arrivato il momento di riaffermare concetti che sembravano scontati. Che abbiano voglia di raccontare chi sono al di fuori dell’ambito della propria arte e passione, farci partecipi delle loro battaglie sociali per un’uguaglianza che pensavamo fosse dietro l’angolo, farci partecipi di come l’Hip Hop gli ha cambiato, o salvato, la vita.
Interventi a cura di:
Angelo Tomasi operatore Cooperativa Sociale CAT-Firenze
Giovanna Brunelli, operatore Cooperativa Sociale CAT-Firenze
Andrea Antonini, operatore Cooperativa Sociale CAT-Firenze
Alcuni giovani detenuti dell’Istituto “M. Gozzini” e dell’Istituto penale per minorenni “G. Meucci” che hanno partecipato al progetto Sbarre Mic Check.
Bio
A partire dai primi anni 2000 la Cooperativa Sociale C.A.T. con l’esperienza delle compilation H2F e H2F2 è stata impegnata nel utilizzo della musica rap come strumento espressivo e di emancipazione per i giovani.